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Comunicato sullo sgombero di Ripa dei Malfattori

Milano, 14 agosto 2015

Per l’ennesima volta la macchina della repressione ha agito in piena estate: dopo vari tentativi di sgomberi di case occupate è toccata a noi, il circolo anarchico Ripa dei Malfattori.
Dopo quasi 2 anni di occupazione, animati da iniziative partecipate, concerti, presentazioni, e in ultimo ‒ appena due settimane fa ‒ la bella serata in onore di Gaetano Bresci, la speculazione e gli interessi affaristico-palazzinari hanno recintato e chiuso la nostra esperienza di autogestione condivisa per ingurgitare un ulteriore boccone del quartiere Ticinese, luogo storico di lotte e convivialità, ma ormai da tempo vittima dei voraci appetiti del profitto.
Per quanto fossimo affezionati alle quattro mura di Ripa, siamo anche consapevoli che dopo la triste, mal riuscita pagliacciata di Expo i luoghi vuoti in città saranno ancora più numerosi, e non avremo problemi a trovare nuovi spazi in cui proseguire le nostre attività.
Non abbiamo motivo di recriminare sul fatto che sia stata una giunta di sinistra a sgomberarci; in quanto anarchici non abbiamo mai cercato accordi, persuasi come siamo che stato e padroni, governi e amministratori non siano altro che ostacoli sulla strada di una vita degnamente vissuta.
La nostra piena solidarietà va in questo momento ai compagni del Barocchio, storica occupazione torinese cui siamo legati da consolidata complicità e anch’essa minacciata di sgombero proprio in questi giorni.
Ripa vive nei nostri cuori e in quelli di tutti coloro che con noi l’hanno animata e vissuta, da liberi ed eguali. Un grazie a tutti gli individui e le collettività che ci hanno sostenuto: @ presto, sempre senza confini, nei nuovi lidi su cui sbarcheremo.

W l’anarchia!

Serata per Gaetano Bresci, 29-07-2015

Serata per Gaetano Bresci, 29-07-2015

Serata per Gaetano Bresci, 29-07-2015

Serata per Gaetano Bresci, 29-07-2015

 


Nessuno cancellerà questo sangue

Nessuno cancellerà questo sangue. Riflessioni dalla Francia sulla lotta al Testet e sulla morte di Rémi Fraisse.

Questi 3 capitoli pubblicati sul blog del Comité notav Paris sono il risultato di una scrittura collettiva che aspira a fare il punto dopo due settimane di mobilitazioni intense vissute da un gruppo di italiani attivi nella realtà parigina.

Capitolo 1 – La diga del Testet, un’opera inutile e una ZAD per la difesa del territorio

Capitolo 2 – Dalla resistenza alla morte di Rémi : circostanze di un omicidio ancora senza colpevoli

Capitolo 3 – Racconto delle mobilitazioni viste da Parigi dal 26 ottobre all’ 8 novembre

 


12 dicembre 1969 – 12 dicembre 2010: noi non dimentichiamo chi è Stato


Proiezione sabato 11 dicembre ore 21 del filmato inedito:

“Il malore attivo” dell’anarchico Pinelli
Regia di lorenzo Fabietti
Riprese di Alessandro Canesin
Edizione a cura di Martina Annoni

Il 12 dicembre 1969 alle ore 16.37 una bomba scoppia nella sede della Banca Nazionale
dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 17 morti e 88 feriti.
Nel giro di un’ora altre tre bombe scoppiano tra Milano e Roma provocando numerosi feriti.
È l’inizio di una stagione di bombe, ideata dagli apparati statali e messa in pratica da manovalanza
neofascista, che comprenderà la strage di piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974, 8 morti),
la strage del treno Italicus (4 agosto 1974, 12 morti), la strage della stazione di Bologna (2 agosto
1980, 85 morti), volta a spezzare il fermento rivoluzionario di studenti e operai instaurando un
clima di terrore che giustificasse una sempre maggiore repressione e autoritarismo da parte dello
Stato (con un tentativo concreto di golpe militare capeggiato dall’ex comandante della X Mas Junio
Valerio Borghese il 7 dicembre 1970).

Gli anarchici vengono scelti come capro espiatorio da buttare in pasto all’opinione pubblica e
su cui esercitare una capillare operazione repressiva: il giorno della strage Giuseppe Pinelli,
ferroviere anarchico fondatore del circolo milanese “Ponte della Ghisolfa”, viene fermato e
trattenuto in questura per tre giorni. Il 15 dicembre Pinelli viene scaraventato dalla finestra durante
l’interrogatorio da parte del commissario Luigi Calabresi.
Il 16 dicembre viene arrestato un altro anarchico, Pietro Valpreda, subito indicato dalla stampa,
anche quella socialista e comunista, come il “mostro”, il quale, innocente, scontò tre anni di carcere
e fu assolto solo nel 1979.

Grazie al lavoro della controinformazione, emerge nel corso degli anni la verità, e cioè che i
mandanti della bomba sono i Ministeri degli Interni e della Difesa, mentre gli esecutori materiali
sono i neofascisti di Ordine Nuovo, coperti e istruiti dai servizi segreti.

Ma per la giustizia statale non ci sono colpevoli: nel 2005 gli ordinovisti Zorzi, Maggi e Rognoni,
condannati in primo grado all’ergastolo, vengono assolti definitivamente dalla Cassazione, mentre
l’uomo dei servizi segreti Giannettini era già stato assolto nel 1982.
All’inizio degli anni novanta il gip di Savona Fiorenza Giorgi, nel decreto di archiviazione relativo
ad un’indagine su alcune bombe esplose in città tra il 1974 ed il 1975, compie un’analisi degli
attentati avvenuti nella prima fase della cosiddetta strategia della tensione, in cui, tra le altre
cose, cita le coperture garantite dai servizi italiani ad alcune azioni terroristiche ed all’operato di
personaggi come Junio Valerio Borghese:

« Dal 1969 al 1975 si contano 4.584 attentati, l’83 percento dei quali di chiara impronta della destra
eversiva (cui si addebitano ben 113 morti, di cui 50 vittime delle stragi e 351 feriti), la protezione
dei servizi segreti verso i movimenti eversivi appare sempre più plateale. »

Noi siamo ancora qui, dopo 41 anni, a ribadire che la Strage è di Stato e a ricordare i nostri
compagni Pinelli e Valpreda, perseguitati perché anarchici da un potere statale che oggi più che mai
mostra la sua natura autoritaria e repressiva attraverso la creazione di lager per migranti (i Centri
di Identificazione ed Espulsione), la militarizzazione delle città, l’appoggio istituzionale in termini
di finanziamenti e spazi concessi alle organizzazioni neofasciste e neonaziste (Casapound, Forza
Nuova, Hammerskin), le aggressioni neocoloniali (Afghanistan, Iraq, Somalia).
Ma anche a sostenere con entusiasmo quelle lotte che lentamente stanno scuotendo dal torpore la
società, dai migranti agli studenti agli operai ai precari che rifiutano un futuro di sottomissione alle
logiche di sfruttamento capitalista e repressione statale, convinti che qui e ora è possibile gettare i
semi dell’autogestione, dell’antiautoritarismo e dell’egualitarismo per costruire un mondo dove la
libertà da idea guida diventi realtà concreta.

Circolo dei Malfattori – via Torricelli 19, Milano – malfattori.noblogs.org


Le iniziative della settimana! NO allo sfratto!

Vi aspettiamo numerosi da mercoledì 24 con il cineforum antisgombero “La strategia della lumaca” , a seguire spaghettata tutti insieme, il mattino del 25 dalle 6 presidio antisfratto sia in via Torricelli 19 che in via dei Transiti (dove è previsto altro sfratto), e ci rivediamo sabato 27, dalle 18 in poi con un aperitivo culturale e un interessante dibattito “Combattere la crisi, strategie di resistenza e autorganizzazione del lavoro e delle lotte”. Introdurranno il dibattito due compagni che inquadreranno la situazione di crisi dal punto di vista economico con un’analisi interpretativa e descrittiva, seguiranno racconti sulle esperienze nelle fabbriche occupate, autogestite e recuperate in Argentina e avremo ospite MASSIMO MERLO, collaudatore della fabbrica INNSE che l’estate scorsa insieme ad altri 4 operai sono saliti sul CARROPONTE della fabbrica per impedire la chiusura della fabbrica.
( http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/347/35.htm )
Vi aspettiamo!

Ciao Franco!!


15-16-17 Gennaio 2010 SECONDA FIERA DELL’EDITORIA LIBERTARIA ITINERANTE

Circolo dei malfattori Venerdì alle 18
> presentazione dvd spagna 36 con Elis Fraccaro, cena buffet, ore 21
presentazione libro nè obbedire nè comandaredi e con francesco Codello
e Goffredo Fofi.
> magia bevi buffet a 5 euri
>
Al Telos sabato 16 presentazione opuscolo
antimilitarista dell rete anarchica animilitarista al telos con
compagni di milano e compagni di Lecco alle 18, a seguire concerti e
cena

Al Circolo dei malfattori, Domenica 17 presentazione ricette
anarchiche della Fiaccola con degustzione di vini si inizia alle 18.

http://www.reteantimilitarista.info
http://malfattori.noblogs.org/
http://collafenice.wordpress.com/

 

 

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Lo sapevi che…..

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Rinviato sfratto

SIAMO FELICI DI COMUNICARE A TUTTI I COMPAGNIE CHE È STATO RINVIATO AL 2 Febbraio 2010 LO SFRATTO DEL CIRCOLO DEI MALFATTORI

Ringraziamo tuttie per la solidarietà e ricordiamo che domani 25 Novembre alle ore 21:30 al circolo ci sarà un’assemblea anarchica e libertaria sulla situazione sfratti e sgomberi e proposte di lotta libertaria.


Ricordiamo a tutti il presidio il 26 mattina contro lo sfratto dell’ambulatorio popolare in via dei Transiti e già da oggi lanciamo il presidio contro lo sfrattto del circolo il 2 Febbraio.


 

Saluti anarchici


i compagnie del circolo dei malfattori

 


appello antisfratto 26 Novembre 2009

APPELLO DAL CIRCOLO DEI
MALFATTORI:

a las barricadas!

Siamo alle solite,
giovedi prossimo alle 6 di mattina, il 26 novembre 2009, il Circolo
dei Malfattori di via Torricelli 19 rischia di essere sgomberato.
Superata l’ultima minaccia del 30 Settembre, dopo nemmeno due mesi il
Comune torna all’attacco avventandosi non solo sul circolo, occupato
dal 1976, ma anche sull’ambulatorio popolare di via dei Transiti,
dando loro lo sfratto esecutivo proprio per lo stesso giorno. Come
dire, “dividi et impera”… hanno pensato bene di fare in modo di
ridurre le forze in campo e spianarsi la strada più facilmente
aprendo due fronti di allerta nella stessa mattinata.

Ma non si tratta solo di
questo; non sono solo le quattro mura che racchiudono questi
“esperimenti di libertà” che ci interessano, sebbene siano
parte della nostra storia, parlino di tutto quello che è
avenuto in 30 anni e ovviamente facciano parte del nostro bagaglio di
cultura e di sopravvivenza nel ticinese, quartiere popolare negli
ultimi anni dilaniato e stravolto dal mostro della speculazione. Non
si tratta solo di affezionarsi ai luoghi.. l’intento repressivo in
atto dalla municipalità milanese deve per forza essere letto
in un’ottica molto più allagata. La Milano capitale del
business, della moda, della velocità, e per contrappasso dello
sfruttamento e della repressione, ospiterà tra 5 anni la tanto
millantata EXPO 2015 e la Moratti con i suoi scagnozzi, capo del
branco De Corato, hanno promesso pulizia e ordine da tutto ciò
che non rientra nei canoni della capitale del capitale, questa città
tutta gru e cantieri aperti appunto.

Basta anarchici, basta
cultura libertaria, basta libera circolazione dei saperi, basta
occupazioni, basta sperimentazioni libere e autgestite di spazi,
quartieri, vite.

Vogliono estinguere
qualunque tentativo di opposizione ad un sistema di cose che vorrebbe
fagocitarci, vogliono soffocare ogni tentativo di diffusione di un
pensiero libero, anarchico, indipendente e autogestito, proprio
perchè non promuove ma anzi combatte tutti i loro desideri e
progetti di morte. Ci hanno provato l’anno scorso con Conchetta, ma
alla fine non ce l’hanno fatta, e ora ci provano con via Torricelli e
l’ambulatorio popolare.. ma non dimentichiamoci che nella lista nera
sono presenti anche la sede della FAI di viale Monza, la cascina
senz’acqua Torchiera, la sede dell’USI di via Bligny, l’occupazione
di Ripa 84, il laboratorio zero, le case popolari occupate di via
Pichi e via Gola, le case di San Siro, le case in Lorenteggio, le
case in Corvetto e tante altre ancora di cui magari nemmeno siamo a
conoscenza. Lo stato di assedio è totale, le continue minacce
di sgomberi poi rinviati non hanno altro scopo che portarci al
logoramento e all’immobilità.

E la cosa più
assurda è che anche chi ha scelto di pagare loro regolarmente
l’affitto che il Comune aveva imposto, come la sede della FAI in
viale Monza e l’archivio Pinelli e il ponte della Ghisolfa, al fine
di preservare il patrimonio librario presente in quella sede, ora
subiscono un’ingiunzione di sfratto che ci fa capire come
l’abusivismo o l’illegalità dell’occupazione del circolo siano
dei pretesti per sgomberare i libertari e per debellare ogni forma di
autogestione e lotta libertaria sottraendoci ogni spazio e luogo
fisico di progettazione.

Ci vogliono sfinire,
provocare, dividere, per riuscire a disfarsi di noi senza resistenza.

Il 26 Novembre, la
mobilitazione vorrebbe rivendicare anche questo; non solo un attacco
diretto al circolo dei malfattori e all’ambulatorio popolare, ma un
tentativo di repressione globale delle idee e delle forme d’azione e
autogestione.

Credono che sottranendoci
gli spazi possano eliminare il problema.

Peccato che l’anarchia
non si sgombera.

Vi aspettiamo numerosi
per parlarne mercoledì 18 alle 21 in cox18 e proseguiremo il
dibattito mercoledì 25 ore 21 al circolo dei malfattori, con
possibilità di dormire lì per chi viene da fuori.

E vi invitiamo a
partecipare alle iniziative di Novembre, in risposta alle minacce!

Assemblea cittadina
giovedì 19 novembre ore 21 in Cox18, via conchetta.

Venerdì 20
Novembre : presentazione del libro su Stirner, Tutto per niente, di
Mario Frisetti, ed. Autoproduzioni fenix.

Sabato 21: fiera delle
autoproduzioni!Libera la musica!baratto! Dal pomeriggio si continua
la sera con concerto degli Hashroom… portare cd, audio, dischi,
musica da scambiare.

Assemblea libertaria al
Circolo dei Malfattori mercoledì 25, ore 21, con possibilità
di dormire al Circolo per il presidio del giorno dopo.

Presidio antisfratto ore
6 del mattino con colazione Circolo dei Malfattori di vi Torricelli
19.