Category Archives: appuntamenti

Carnevale 2010


Peparatevi che sta arrivando la festa in maschera del carnevale dei malfattori!!!

festa in maschera del carnevale dei malfattori!!!

 

organizzata dai malfattori e dagli esperimenti paranoici

djset videoproiezioni e tanta birra!


Sfratto rinviato al 17 Maggio

Lo sfratto è stato rinviato al 17 maggio, ringraziamo tutti  per la solidarietà.

Circolo dei malfattori

 


Comunicato contro lo sfratto del 2 Febbraio

Eccoci di nuovo qui! Il 2 febbraio, come ormai accade da parecchi anni,
il comune vorrebbe cercare di rubarci un altro spazio sociale. Uno
spazio in cui in questi anni si sono intrecciate relazioni non
mercificate, in cui il divertimento non deve per forza essere pagato a
caro prezzo, in cui si può guardare un film senza dover per forza
pagare il biglietto, in cui si cena ancora a prezzi popolari. Il comune
di Milano ha ormai da molto tempo intrapreso il metodo della linea dura
nei confronti dei diversi, siano essi immigrati che vengono rinchiusi
in moderni lager di stato, meglio conosciuti come cie, siano essi
soggetti non Fagocitabili dallo Stato che lottano per una società
migliore e che quindi devono assolutamente essere eliminati. E tutto
questo perchè? Perchè ormai si è deciso di dare una ripulita a quella
che dovrebbe essere la LORO milano dell’EXPO 2015, un evento che dicono
dovrebbe portare benessere per tutti, creando nuovi posti di lavoro,
una migliore mobilità e una città nel suo complesso migliorata e
abbellita. Ma tutti sappiamo che non sarà così, tutti sappiamo che la
Milano che vogliono è una Milano in cui non ci sia più spazio per
realtà autogestite, una Milano in cui non ci sia più contro-cultura,
una Milano obbediente che sottostia ai loro ordini. Ma noi non ci
stiamo, noi il 2 febbraio saremo in via torricelli 19, non solo a
difendere le mura del circolo dei malfattori occupato da 33 anni, ma a
difendere l’ideale anarchico, che lorsignori credono di annientare
sbattendoci per strada, ma non sanno che l’anarchia non si sgombera,
perchè le idee non si possono distruggere.


PRESIDIO CONTRO LO SFRATTO DEL CIRCOLO DEI MALFATTORI

presidio contro lo sfratto del circolo
dalle 6 di mattina……
se arriva il rinvio facciamo sapere a tuttie come sempre
per l’anarchia i malfattori


COLPO AL CUORE – morte non accidentale di un monarca

Lunedì 1 febbraio – ore 21 contro lo sfratto del circolo del 2 febbraio

dalle 6 di mattina presidio contro lo sfratto!


TELEIMMAGINI? presenta il film documentario

COLPO AL CUORE – morte non accidentale di un monarca

saranno presenti gli autori

Dopo la proiezione seguiranno canti anarchici 

—————————————————-
COLPO AL CUORE – morte non accidentale di un monarca è un documentario storico diverso dal solito.
Le interviste e le analisi che attraversano il film hanno due differenti direzioni.
La prima è ripercorrere la vita di Gaetano Bresci e il regicidio di
Umberto I, con la chiara volontà di raccontare il personaggio,
praticamente dimenticato dai libri di storia, ed analizzare un contesto
difficile che l’Italia ha vissuto come quello dell’epoca umbertina.
L’altra è l’analisi politica del gesto: la volontà di riscatto,
l’azione individuale al di là della propaganda del fatto,
l’impossibilità di restare inermi di fronte a delle atroci ingiustizie.
Un gesto contestualizzabile anche ai giorni nostri, al di là dei
sovrani e dei potenti. Un gesto vivo in chiunque abbia, come Bresci, la
forza rivoluzionaria di dire basta ed abbattere il simbolo…


presentazione del libro IL SOPRAVVISSUTO, CRONACHE DI SOFFERENZE. VENERDI 22 GENNAIO 2010

 

VENERDI 22 GENNAIO ORE 21 CON SABATINO CATAPANO

PRESENTEREMO IL SUO ULTIMO LIBRO "IL SOPRAVVISSUTO"

SEGUIRà DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO.

SARà PRESENTE L’AUTORE.

“Quando la dignità diventa follia” è un medio-metraggio, che ha come
tema le vicissitudini giudiziarie di Sabatino Catapano, costretto per
15 anni ad internamenti penitenziari e manicomiali. Sabatino ha appena
finito di scrivere un libro autobiografico “Il sopravissuto”. Il suo
calvario giudiziario è cominciato con un’accusa falsa e infamante, che
lo ha portato a subire i più biechi soprusi, fino ad arrivare ad una
vera e propria persecuzione dal momento in cui il suo spirito
libertario ha continuato a gridare giustizia e libertà.

Dalla ferocia dei secondini dei vari penitenziari in cui Sabatino
è stato recluso, si passa al sadismo di quelli del manicomio
giudiziario di Aversa, nel quale il nostro è stato internato in due
occasioni.

Il racconto di Sabatino rappresenta un manifesto in difesa della
libertà, avvincente e commovente ma soprattutto costruttivo nella
testimonianza di quanto la forza dell’ideale possa aiutare ogni donna e
uomo a superare i momenti più tristi e atroci.

In questa storia emerge la forza dirompente di un animo ribelle,
che, di fronte al sopruso e al dolore, prende coscienza e trasforma il
suo individuale grido di libertà in una lotta universale, per affermare
il diritto all’uguaglianza e alla giustizia come principi ineluttabili
per ogni uomo e donna.

La dignità diventa mezzo di sopravvivenza nella vita di Sabatino e
per sopravvivere bisogna resistere con tutte le proprie forze, certi
dell’amore dei familiari e della solidarietà di compagne e compagni.

Il grido di libertà spaventa il potere, che impugna l’arma
spietata e impersonale della legge perpiegare chi osa ribellarsi
all’ordine – perverso – costituito. Come macchina schiacciasassi
calpesta e umilia diritti e sentimenti, fino a violare la più profonda
intimità.

Prima la crudeltà del sistema carcerario, poi il sadismo
dell’istituzione manicomiale non sono riusciti, in quindici lunghi
anni, ad assopire il desiderio di libertà in Sabatino e tantomeno ad
annichilire la sua gioia di vivere e la sua voglia di partecipare alle
battaglie in difesa dei maltrattati e degli umiliati dall’arroganza del
potere. Al contrario, proprio queste tristi esperienze hanno alimentato
la fiamma dell’ideale e fatto emergere tutta l’essenza di un animo
libertario.

Commuove la lucida analisi che Sabatino propone nel suo
italo-napoletano, e raggiunge punte di sottile indagine psicologica
quando descrive la deriva sadica, maniacale, deviata a cui giungono
direttori e secondini, mettendo in atto loro stessi quelle pratiche e
quei comportamenti che lo stato afferma di voler correggere o
sopprimere attraverso la detenzione. Dalla commozione si passa
all’orrore, nei passaggi che trattano la violenza fisica e psichica
perpetrata contro corpi inermi e menti ottenebrate.

Salta alla mente un’ideale vicinanza tra le vicende narrate e le
parole di B. Brecht, quando sosteneva che per valutare il livello di
civiltà di un paese, occorrerebbe visitare le sue carceri.

L’esperienza di Sabatino può essere un fulgido esempio di quanto
impotenti siano i metodi repressivi e reclusivi che i governi adottano
per mettere a tacere il dissenso e la diversità, a favore di una
omologazione mortificante.

Sabatino rappresenta la vita, che, come un fiume, scorre impetuosa
e inarrestabile, aprendosi imprevisti varchi esistenziali,
acquietandosi poi ad ascoltare le parole dell’amore.