Milano, 14 agosto 2015
Per l’ennesima volta la macchina della repressione ha agito in piena estate: dopo vari tentativi di sgomberi di case occupate è toccata a noi, il circolo anarchico Ripa dei Malfattori.
Dopo quasi 2 anni di occupazione, animati da iniziative partecipate, concerti, presentazioni, e in ultimo ‒ appena due settimane fa ‒ la bella serata in onore di Gaetano Bresci, la speculazione e gli interessi affaristico-palazzinari hanno recintato e chiuso la nostra esperienza di autogestione condivisa per ingurgitare un ulteriore boccone del quartiere Ticinese, luogo storico di lotte e convivialità, ma ormai da tempo vittima dei voraci appetiti del profitto.
Per quanto fossimo affezionati alle quattro mura di Ripa, siamo anche consapevoli che dopo la triste, mal riuscita pagliacciata di Expo i luoghi vuoti in città saranno ancora più numerosi, e non avremo problemi a trovare nuovi spazi in cui proseguire le nostre attività.
Non abbiamo motivo di recriminare sul fatto che sia stata una giunta di sinistra a sgomberarci; in quanto anarchici non abbiamo mai cercato accordi, persuasi come siamo che stato e padroni, governi e amministratori non siano altro che ostacoli sulla strada di una vita degnamente vissuta.
La nostra piena solidarietà va in questo momento ai compagni del Barocchio, storica occupazione torinese cui siamo legati da consolidata complicità e anch’essa minacciata di sgombero proprio in questi giorni.
Ripa vive nei nostri cuori e in quelli di tutti coloro che con noi l’hanno animata e vissuta, da liberi ed eguali. Un grazie a tutti gli individui e le collettività che ci hanno sostenuto: @ presto, sempre senza confini, nei nuovi lidi su cui sbarcheremo.
W l’anarchia!