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Venerdì 8 Marzo presentazione di Rubare per l’anarchia con l’autore Delpech dalle ore 19
dalle 19 aperitivo godereccio ore 21 presentazione del libro
«Preferisco essere un ladro che un derubato. Anch’io condanno il fatto che un uomo s’impadronisca con la violenza o l’astuzia del frutto del lavoro altrui. Ed è proprio per questo che ho fatto la guerra ai ricchi, ladri che rubano ai poveri. È stata questa la mia rivoluzione».
Figlio della Marsiglia proletaria, Jacob a 11 anni si imbarca come mozzo e a 16 inizia la sua militanza anarchica. Convinto che «la proprietà è un furto», decide di agire in prima persona nella redistribuzione della ricchezza. E diventa un ladro geniale, i cui colpi segneranno la storia del furto con scasso… Con una banda che non a caso si chiama «i lavoratori della notte», in soli tre anni (1900-1903) mette a segno 156 «riappropriazioni» ai danni di banchieri, prelati e magistrati. Condannato ai lavori forzati, sopravvive per vent’anni all’inferno della Caienna e torna libero solo alla fine del 1927, grazie a una campagna nazionale in suo favore. Se smette di compiere furti, non smette di essere anarchico, e lo rimarrà fino alla fine dei suoi giorni, cui pone fine volontariamente nel 1954. Questa biografia racconta la sua storia straordinaria.
http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=309
Proiezione del documentario “Siam del popolo gli arditi”
Venerdì 1 marzo presso il Circolo dei malfattori, dalle 20.00:
Aperitivo benefit per le spese del corteo nazionale in ricordo di Dax
A seguire, proiezione del documentario: Siam del popolo gli arditi
Durata: 40′
Formato: MiniDV
Audio, montaggio, regia, riprese, soggetto: Andrea Motta, Paolo Rasconà
Prodotto da: Fondazione Milano – Scuola di cinema e televisione
Sinossi: “Fondati per iniziativa di Argo Secondari, ex-tenente dei reparti d’ assalto durante la prima guerra mondiale, nel 1921, gli Arditi del Popolo furono la prima espressione di resistenza popolare che si oppose con ogni mezzo al neonato squadrismo mussoliniano.
Sconosciuti ai più, rappresentano uno fra gli eventi più salienti del 1921 con cui tutte le forze politiche di allora furono costrette a confrontarsi. Nati in continuità con l’arditismo di trincea in breve tempo si diffusero in tutta Italia ottenendo l’adesione di migliaia di
lavoratori, di varia tendenza politica, che videro il fenomeno come un efficace strumento di opposizione al fascismo”