contro lo sfratto del circolo PRESIDIO dalle 6 di mattina

 

Presidio contro lo sfratto del Circolo (con colazione)
via Torricelli 19, Milano (zona Ticinese)
M Romolo, Tram 3-15, Bus 90\91 59

Siamo alle solite,
martedi 19 aprile il Circolo dei Malfattori di via Torricelli 19 rischia di essere sgomberato.
Superata l’ultima minaccia di novembre, dopo qualche mese il
Comune torna all’attacco avventandosi su uno spazio di cultura libertaria occupato dal 1976, così come periodicamente si avventa su altri spazi liberati come l’Ambulatorio Medico Popolare di via dei Transiti, o come si è avventato sull’occupazione di via Giannone due mesi fa trovando la risposta che meritava (da uno spazio sgomberato sono nati due nuovi spazi liberati!)

Ma non si tratta solo di questo; non sono solo le quattro mura che racchiudono questi “esperimenti di libertà” che ci interessano, sebbene siano
parte della nostra storia, parlino di tutto quello che è avvenuto in 30 anni e ovviamente facciano parte del nostro bagaglio di cultura e di sopravvivenza nel ticinese, quartiere popolare negli ultimi anni dilaniato e stravolto dal mostro della speculazione edilizia.

Non si tratta solo di affezionarsi ai luoghi.. l’intento repressivo in
atto dalla municipalità milanese deve per forza essere letto
in un’ottica molto più allagata. La Milano capitale del business, della moda, della velocità, e per contrappasso dello sfruttamento e della repressione, ospiterà tra 4 anni la tanto millantata EXPO 2015 e la Moratti con i suoi scagnozzi, capo del
branco De Corato, hanno promesso pulizia e ordine da tutto ciò
che non rientra nei canoni della capitale del capitale, questa città
tutta gru e cantieri aperti appunto.

Basta anarchici, basta cultura libertaria, basta libera circolazione dei saperi, basta
occupazioni, basta sperimentazioni libere e autgestite di spazi, quartieri, vite.

Vogliono estinguere qualunque tentativo di opposizione ad un sistema di cose che vorrebbe fagocitarci, vogliono soffocare ogni tentativo di diffusione di un
pensiero libero, anarchico, indipendente e autogestito, proprio perchè non promuove ma anzi combatte tutti i loro desideri e progetti di morte. Ci hanno provato due anni fa con Conchetta, ma alla fine non ce l’hanno fatta, anzi hanno trovato una risposta rabbiosa e determinata che ha rafforzato il movimento.

Vogliono mettere le grinfie sulla cascina autogestita Torchiera, che è in una posizione ambita da palazzinari e mafiosi in vista dell’Expo.

Vogliono far piazza pulita delle case popolari occupate, ma hanno trovato in quartieri popolari come San Siro vecchia una risposta compatta da parte di italiani e immigrati che lottano per soddisfare gli stessi bisogni.

Lo stato di assedio è totale, le continue minacce di sgomberi poi rinviati non hanno altro scopo che portarci al logoramento e all’immobilità.
Ci vogliono sfinire, provocare, dividere, per riuscire a disfarsi di noi senza resistenza, ma stanno ottenendo il risultato esattamente opposto, perché ci stiamo unendo, rafforzando, e siamo pronti a passare al contrattacco.

Salutiamo con gioia le nuove occupazioni, a partire dal Boccaccio di Monza neo-rioccupato, la Zona Autonoma Milano nel quartiere popolare della Barona, la Piscina occupata in Porta Romana e lo spazio Tortuga in viale Monza, così come la risposta/rioccupazione immediata che è seguita allo sgombero della Fornace di Rho, e siamo pronti a resistere per tenerci e conquistarci quello che ci spetta.

L’AUTOGESTIONE NON SI SGOMBERA!
10 100 1000 OCCUPAZIONI!


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