dalle 19 aperitivo godereccio ore 21 presentazione del libro
«Preferisco essere un ladro che un derubato. Anch’io condanno il fatto che un uomo s’impadronisca con la violenza o l’astuzia del frutto del lavoro altrui. Ed è proprio per questo che ho fatto la guerra ai ricchi, ladri che rubano ai poveri. È stata questa la mia rivoluzione».
Figlio della Marsiglia proletaria, Jacob a 11 anni si imbarca come mozzo e a 16 inizia la sua militanza anarchica. Convinto che «la proprietà è un furto», decide di agire in prima persona nella redistribuzione della ricchezza. E diventa un ladro geniale, i cui colpi segneranno la storia del furto con scasso… Con una banda che non a caso si chiama «i lavoratori della notte», in soli tre anni (1900-1903) mette a segno 156 «riappropriazioni» ai danni di banchieri, prelati e magistrati. Condannato ai lavori forzati, sopravvive per vent’anni all’inferno della Caienna e torna libero solo alla fine del 1927, grazie a una campagna nazionale in suo favore. Se smette di compiere furti, non smette di essere anarchico, e lo rimarrà fino alla fine dei suoi giorni, cui pone fine volontariamente nel 1954. Questa biografia racconta la sua storia straordinaria.
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